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Metafile di: Una giornata normale |
data |
2002-03-10 |
autore |
Gianfranco Novo |
titolo |
Una giornata normale |
genere |
Emozioni |
contatore |
826 |
| Una giornata normale |
Mi alzo una mattina pallida, non tetra, né assolata. Durante la passeggiata incontro il solito uomo col cane: sodalizio di solitudini.
Tre anatre nell'acqua del fiume si fermano, una quarta, più indietro, indifferente, cerca cibo fra le alghe.
C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole? Forse.
Ma la primavera è ancora lontana.
Allora perché quest'ansia. Questo desiderio d'unione? E' così che Dio mi parla?
I gabbiani, nel cielo, disegnano armoniose traiettorie, ma non è gioco, né passione.
Più su, il grande fallo della Specola ricorda l'inseminazione di Galileo sulla scienza dell'uomo. Quanta strada è stata percorsa da quel tempo!
La mente va all'abisso blu e nero macchiato da nubi rossastre. In una di queste, “Via Lattea“ la chiamano, c'è vita: è aggrappata ad un piccolo sole, punto luminoso fra miriadi d'altre stelle.
Materia incandescente, energia primordiale che si sforza di significare l'immenso vuoto, quasi ad interromperne la solitudine.
Ma Lui sussiste in sè.
Intanto l'acqua del fiume scorre placida, portando con sè cumuli d'erba: qualcuno ha falciato, su, a monte.
Un pesce guizza, lasciando sulla superficie cerchi ondulanti che dolcemente s'allargano e si frangono sulle alghe sinuose.
Continuo il percorso, faticosamente, fra la ghiaia che scricchiola sotto le scarpe pesanti: il moto fa bene.
L'acqua scende lenta e mi conduce alla foce, dove si perde fra le onde del mare e trova pace solo in pallide giornate d'inverno, quando la primavera è ancora lontana.
Padova 2002-03-10 Gianfranco Novo
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