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| Metafile di: Frf.5. Luomo oggetto |
| data |
2007-08-15 |
| autore |
Gianfranco Novo |
| titolo |
Frf.5. Luomo oggetto |
| genere |
_Fare filò |
| contatore |
596 |
| | Frf.5. Luomo oggetto |
L'ho visto la prima volta ad una festa, di quelle dove si mangia in piedi.
Ho notato che, contrariamente agli altri ospiti, lui sceglieva i cibi con cura e ne prendeva sempre piccole quantit�.
Gradualmente mi avvicianai a lui, e mi resi conto di essere come tutti gli altri: il mio piatto era molto pi� pieno del suo.
- Oggi si mangia troppo - dissi.
- Gi� - mi rispose lui.
Poi guardando ostentatamente il suo piatto: - Lei � a dieta? -
Guard� il proprio piatto quasi stupito: - In un certo senso s�. -
- Beh, si direbbe che lei riesca a rispettarla - dissi.
- Gi� - disse lui con un sorriso.
Avrei completamente dimenticato l'episodio se non l'avessi incontrato qualche settimana dopo ad un'altra festa simile. Ancora notai la parsimonia con cui prendeva il cibo e mi avvicinai.
- Sempre a dieta eh? -
Mi guard� sorpreso, poi sembr� ricordare, - In un certo senso... -
Se non ricordo male, mi aveva dato la stessa risposta anche l'altra volta e questo mi incurius� ancora di pi�, cos� azzardai: - In che senso, scusi? -
Lui ebbe un sorriso, espresso pi� con gli occhi che con la bocca, - In senso etico... potrei dire. -
- In senso etico? Questa � la dieta pi� curiosa che abbia sentito, vorrebbe essere cos� gentile da spiegarmi qualcosa di pi�? -
- Certo, non ho alcuna difficolt�, cerco di gravare il meno possibile il mondo della mia presenza. -
- Mi faccia capire, lei mangia poco per diminuire i consumi del mondo? -
- S�, si pu� dire anche cos�. -
Pensai che ci potevano essere dei modi pi� efficienti per diminuire i consumi del mondo. Quel signore mi sembrava perfettamente integrato nella societ� occidentale: vestiva bene, era perfettamente in ordine e probabilmente aveva una lussuosa macchina che lo aspettava nel garage del palazzo.
Doveva essere uno di quei fanatici che pensavano di salvare il mondo attraverso qualche strampalata teoria.
Lui dovette intuire il mio pensiero perch� mi disse: - Lei non mi crede, vero? -
Non volevo essere sgarbato, ma mi venne spontanea una domanda: - Lei ha la macchina? -
- Certo come tutti. -
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