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| Metafile di: Le due gemelle |
| data |
2001-09-01 |
| autore |
Gianfranco Novo |
| titolo |
Le due gemelle |
| genere |
Psiche |
| contatore |
680 |
| | Le due gemelle |
Al mio paese c'erano due gemelle, identiche e molto belle, di nome Gioia e Gaia.
Gioia era contenta del suo nome, Gaia no. Questa differenza era così forte, che, quando camminavano per strada, tutti guardavano Gioia, che esprimeva nello sguardo e nel portamento la sua felicità, e nessuno guardava Gaia.
La gemella triste cominciò così a chiudersi sempre più e a camminare qualche passo dietro alla sorella, sempre più ignorata dalle persone che le incontravano. Un giorno, entrando in un negozio, la porta automatica si aperse per Gioia, ma rimase chiusa per Gaia che, camminando sempre a testa bassa, andò a sbatterle contro.
L'urto fu così violento che la ragazza cadde per terra.
La scena fu notata da alcuni passanti che, aiutandola ad alzarsi e a rimettersi in sesto, protestarono contro le maledette porte automatiche che s'inceppavano sempre.
Intanto Gioia, che si era accorta dell'assenza dalla sorella, era tornata indietro e, vedendola dolorante, cercò di incoraggiarla, ma Gaia si sciolse in un pianto dirotto e le confidò che non era il dolore a farla soffrire, ma il fatto di essere ignorata.
- Vedi, le disse, persino la porta automatica m'ignora! -
Gioia non poté fare a meno di sorridere ad una simile, assurda, affermazione, poi disse:
- La porta si è inceppata, guarda, ora probabilmente s'incepperà anche con me. Andò verso la porta e questa si aperse prontamente.
- Ora ti faccio vedere io - disse Gaia, si avvicinò alla porta e questa rimase chiusa.
I curiosi che si erano raccolti intorno alle ragazze furono molto stupiti del fatto; fra di loro c'era uno scienziato che, avvicinatosi a Gaia, le chiese di andare all'università per essere studiata scientificamente.
Nei mesi che seguirono, la gemella sfortunata si recò quasi quotidianamente all'ateneo, dove si scoperse che, man mano che gli studi proseguivano, lei perdeva gradualmente il suo “potere“. Nella vita però acquistava sempre maggiore sicurezza e per la strada le cose s'invertirono, riproducendo la condizione di prima, ma con Gaia al posto di Gioia e viceversa.
La cosa diventò evidente, quando la porta automatica del solito negozio rifiutò di aprirsi al passaggio di Gioia.
Il giorno dopo, entrambe andarono dallo scienziato e si sottoposero a nuovi studi che, dopo qualche tempo, portarono al seguente risultato: le porte automatiche si aprivano una sola volta: o per l'una o per l'altra delle due.
Così le ragazze furono costrette a stare insieme e soprattutto a presentarsi insieme davanti alle porte automatiche.
La soluzione, però, aveva i suoi inconvenienti: la gente, infatti, non solo non sapeva se stava guardando l'una o l'altra, cosa che accadeva anche prima, ma non sapeva proprio quale, delle due, guardare. Qualcuno cominciò ad avere dei giramenti di testa e molti preferirono non guardarle più.
Soltanto un giovane, il più pazzo del paese, trovò una soluzione:
- In realtà, disse, le due gemelle sono una sola persona e così vanno guardate. -
Da quel giorno, tutti i compaesani, pur di togliersi dall'imbarazzo, seguirono il suo consiglio.
Ora, dopo tanti anni, le cose vanno molto bene al mio paese, l'unico ad avere qualche incertezza sono io: non riesco a capire come faccia mia moglie a stirarmi, contemporaneamente, camicia e pantaloni.
Padova 2001-09-01 Gianfranco Novo
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