|
|
Metafile di: Stg.4. Inverno |
data |
2006-06-01 |
autore |
Paolo Frasson |
titolo |
Stg.4. Inverno |
genere |
Poesia |
contatore |
1233 |
| Stg.4. Inverno |
Lupo ferito
famelico tra i boschi
del novilunio.
Vento nevischio.
Da una finestra, in alto,
fiocchi di note.
I tralci sciolti
imperlati di brina:
un arabesco.
Termosifone
dal muschio del presepe
ingentilito.
Violini e viole
in dialogo serrato:
si chiude l’anno.
La neve danza.
Oscilla appesa a un ramo
una lanterna.
Ragazzi in cerchio.
Un fuggi fuggi e un botto
all’anno nuovo.
Sera d’inverno.
Solitario sul giogo
un pino d’oro.
Rami di pino
rinati nella brina
lievi merletti.
Dove il ginocchio
affonda nella neve,
la volpe danza.
Guizzi e scintille.
Gioire della grazia
d’un altro giorno.
Notte di gelo.
Dall’argine del fiume
tocchi le stelle.
Sgocciola il naso.
Da tutti i rami goccia
la brina al sole.
Il sole e il cielo
nel cuore del germoglio:
crochi a gennaio.
Monti innevati.
La luna del mattino
sui vasti campi.
Sciolti i capelli
al tocco dell’aurora.
Salici spogli.
Scomposti e lisi,
polverosi alchechengi.
Già Carnevale!
Pioggia sferzante:
intrepido un germoglio
spacca la terra.
Perle sui nudi
rami. Coro alla luna
di mille gocce.
Terso l’avorio
lunare, mai come ora
netta la sorte.
|
|
Letture totali di Poesia: |
0 |
|
vai all'Istogramma delle letture
|
|
|