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Metafile di: Stg.2. Estate |
data |
2006-06-01 |
autore |
Paolo Frasson |
titolo |
Stg.2. Estate |
genere |
Poesia |
contatore |
1177 |
| Stg.2. Estate |
Da un alto cedro
gorgheggia l’usignolo:
ecco l’estate!
Fior di magnolia.
Si pettina al balcone
la bimba-mela.
Ammutolisco.
Nel folto dei castagni
canta la fonte.
Nella penombra,
profumo di gardenia.
Rogo del corpo.
Voci anelanti:
sinfonia. Acque immote.
Si apre una ninfea.
Sferzano a ondate.
Un giorno di letture,
brame stridenti.
Brune a San Rocco
mature le nocciole:
festa dei picchi.
Del davanzale
in cerca di frescura
a cavalcioni.
L’uva e le mele
rive al meriggio estivo.
E nasce un ritmo.
Tuoni d’estate:
alla finestra ondeggiano
veli di pioggia.
La passiflora
mi porge scintillante
un santo Graal.
Fiore di zucca,
neppure Salomone
ti vinse in fasto.
Scalzo sui campi.
Al richiamo del cuculo
torni bambino.
Con labbra pure
m’accosto all’orlo antico
di quest’ibisco.
Pioggia d’agosto.
Uniti cielo e terra
come in principio.
Un taglio netto
e profuma il melone.
Sera d’estate.
Fiorisce il cactus
soltanto per un giorno.
Un giorno eterno.
Nuvole grigie,
grevi lacci ai pensieri.
Vento dal mare.
Vento dal mare
ammucchia foglie secche.
Fine d’agosto.
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