|
|
Metafile di: Stg.1. Primavera |
data |
2006-06-01 |
autore |
Paolo Frasson |
titolo |
Stg.1. Primavera |
genere |
Poesia |
contatore |
1200 |
| Stg.1. Primavera |
Rosa del vero
all'alba già dischiusa.
Mai fosse sera.
Eterno raggio,
alato messaggero.
Sarà il tuo prisma.
Fiore di prato.
Senza vento né api,
ah, che tristezza!
Sole di primule.
Grigio bigio nel resto
oggi il mercato.
Ride ora l'acqua
che sgorga dalla roccia.
Ieri era neve.
Che nostalgia!
Di ridenti di papaveri
seta di maggio.
Volteggia un petalo.
Sul velluto del corpo
versa la notte.
Di questa brezza
soltanto per amore
si vanta il cielo.
Azzurro e nubi
a chi s'affaccia all'orlo
tuo, nuda foglia.
Levano crochi
musiche antiche: vento
di primavera.
Prima dell'alba.
Sul glicine fiorito
fischietta un merlo.
Rosa di bosco,
perenne architettura
sulla corrente.
Nebbia sui campi.
Da un argine mi mostri
viva una stella.
Nella mia mano
per toglierti una spina,
fragile mano!
S'arresta il passo
al fruscio della serpe.
Reminiscenza.
Verde di maggio
fiorito in bianche spume,
tuffi del tempo.
Sul mio poggiolo
si frange un'onda antica:
fior di gardenia.
Lontano annoda,
mio bombo ficcanaso,
il filo eterno.
Cieli del corpo.
Dalla barca disteso
fiori d'acacia.
Un sorso d'acqua
fresca l'ombra del tiglio.
Lunga la strada.
Quiete profonda:
onde vengono eterne
a questa riva.
|
|
Letture totali di Poesia: |
0 |
|
vai all'Istogramma delle letture
|
|
|